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Copyright Brusegan Maria Grazia

MONTAGNANA
Chi, come me, si aspettasse di scorgere in lontananza una montagna, una collina o comunque una benché minima altura e su questa veder troneggiare una imponente cinta muraria, ebbene, ne sarebbe deluso. Montagnana, al di la del suo nome è appiattita sulla pianura.
Pianura produttiva, con le strade dritte e veloci, con panorami sconfinati, ma sempre simile e monotona, ben lontana dalle suggestioni della montagna, al contrario, sempre diversa e varia.
Montagnana, 16 metri sul livello del mare e un nome che sembra tradire il malcelato desiderio di una rupe, di qualcosa su cui salire, per poter esibire la bellissima e ininterrotta catena di mura medievali.
In realtà il significato del nome sembra risalire ai romani e riferirsi o ad un importante proprietario terriero locale, un certo Montanus, oppure ad una impercettibile sopraelevazione da cui il nome di Motta Aeniana.
Prima di entrare nel borgo, con una facile e piacevole passeggiata esterna si può ammirare una delle città fortificate più belle e ben conservate d'Europa. Il largo fossato ora è privo d'acqua, sostituita da un largo prato che fa maggiormente risaltare l'imponenza delle mura merlate, alte dai 15 ai 17 metri, lunghe poco meno di 2 chilometri. Sono state costruite nel XIII e ristrutturate nel XIV secolo.
Ventiquattro torri, collegate dal cammino di ronda, sono distribuite strategicamente lungo il perimetro.
Le uniche aperture verso l'esterno sono le quattro porte, poste sui punti cardinali.
Osservandole da vicino, le mura si presentano policrome, a righe nere, bianche e rosse, infatti sono state costruite a strati alterni di trachite, calcare e cotto
Per la sua posizione strategica la zona passò frequentemente di mano in mano. I primi rinvenimenti risalgono ai Paleoveneti, poi arrivano i Romani che posero un insediamento militare fisso. In questo periodo vengono avviati i primi lavori di bonifica e il corso dell'Adige viene regolamentato per favorire l'agricoltura. Poi Bizantini, Longobardi, Marchesi di Toscana, Estensi. Nel 1242 Ezzelino da Romano conquista Montagnana, consolida le mura esistenti, fa costruire la Rocca di Porta Padova con una torre, che porta il suo nome, alta 44 metri. Più tardi, tra il 1350 e il 1388, Francesco da Carrara aumenterà la capacità difensiva della città facendo costruire Rocca degli Alberi (1), bellissimo esempio di architettura militare medievale, con ponte fortificato e torrione di 32 metri. L'antico ponte levatoio è stato sostituito da un ponte in muratura, mentre sono ancora in sede i vecchi battenti in rovere.
Nel 1405 arriva Venezia, in quell'epoca Montagnana non è più terra di confine e ha perso il suo valore strategico, è quindi un periodo di pace che favorisce la rinascita dell'agricoltura e dei commerci. Ma non fila tutto liscio e alcuni fatti scuotono questa serenità: la siccità del 1624, la peste del 1630 e ancora inondazioni, scontri tra truppe austriache e francesi, atti di brigantaggio.

La nostra visita si è svolta in una tiepida giornata invernale. Sostituito il pranzo con un veloce spuntino, anche per assaggiare il tipico prosciutto crudo, un prodotto d.o.p. (denominazione di origine protetta), abbiamo goduto della solitudine e della tranquillità che le città offrono solo di notte o nelle ore centrali della giornata quando tutti sono intenti al pranzo domenicale e fuori restano in pochi.
Il momento ideale per passeggiare in pace senza il rumore e la puzza del traffico.
La Piazza Maggiore, chiamata anche Liston, è molto ampia con la pavimentazione in trachite dei vicini Colli Euganei che richiama, sia nel colore che nella decorazione in pietra bianca, Piazza San Marco di Venezia. Messo un po' di traverso e in posizione centrale c'è il Duomo costruito in mattoni tra il 1431 e il 1502 in uno stile ibrido tra il tardo-gotico e il rinascimentale. Una corona di bei palazzi completa la scena. Si fanno particolarmente notare il cinquecentesco Palazzo del Comune, e il gotico-veneziano Palazzo Lombardeschi, ma passeggiando senza meta ci sono molti altri palazzi da ammirare, si possono cogliere interessanti scorci e piacevoli dettagli architettonici.

I trascorsi medievali della città vengono ricordati e rivissuti la prima domenica di Settembre in occasione del Palio dei 10 Comuni, che ha origini molto antiche. Viene citato già nel 1366, a quell'epoca il vincitore riceveva il "Pallium", un grande stendardo rosso, il secondo un gallo e il terzo un melone.
La festa dura tutto il giorno, inizia con la Fiera medievale con Musici e Sbandieratori, segue il Corteo Storico, la Corsa del Palio e tutto finisce di notte con l'Incendio della Rocca degli Alberi che ricorda quello veramente avvenuto nel 1242 per mano di Ezzelino da Romano nel conquistare la città.

BUONO A SAPERSI
Indirizzi:
- ASSOCIAZIONE PRO LOCO DI MONTAGNANA Piazza Trieste 3
Tel 0429 81320 e-mail: info@edit2000.com
- COMITATO PALIO DEI 10 COMUNI DEL MONTAGNANESE
Via Carrarese 36 - 35044 MONTAGNANA PD tel 0429 800448
Visite:
- CASTELLO DI SAN ZENO e MUSEO CIVICO
- DUOMO
Note: (1) Rocca degli Alberi attualmente è sede di un Ostello della Gioventù aperto dal 15 Aprile al 15 Ottobre tel. 0429 81076

Itinerario: da Padova a Monselice per SS 16, da Monselice a Montagna per SS 10.