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Brusegan Maria Grazia (profilo)

FERRARA in "biga".

1995. L'UNESCO inserisce Ferrara nell'elenco dei siti Patrimonio Mondiale dell'Umanità.

Il riconoscimento è meritatissimo, il centro storico di Ferrara è un gioiello del Rinascimento, la città è bella, ben conservata, vitale e … particolare.
Particolare perché prima di godere delle bellezze artistiche e architettoniche, prima di lanciarsi in una passeggiata nella storia, prima di tutto ciò quello che salta agli occhi è la grande quantità di biciclette in circolazione, fatto decisamente inconsueto in Italia. La città non è pesantemente "pensata" per la bicicletta, mancano in buona parte tutte quelle cose che si trovano in altre città europee (i tanti semafori dedicati, l'eccessiva segnaletica, ecc.) perché la sua presenza è un fatto naturale e tutti la usano con tranquilla disinvoltura.
Questa vistosa, insolita presenza - magari favorita dalla noiosa piattezza della pianura, dai facili percorsi lungo gli argini del Po, dalla libertà che un simile mezzo consente - per i ferraresi è un'abitudine antica e rassicurante. I numeri sono davvero sorprendenti: 2,8 biciclette a testa, il 90% dei 130.000 abitanti la usa, il 44% anche per fare la spesa "grossa" (solo il 24% usa l'auto). Ovviamente il ciclismo è lo sport più praticato. Girano biciclette di tutti i tipi e di tutti i colori ma la più tradizionale è la "biga" nera; Chisal, per chi desidera un veicolo Doc.
Pare che a Ferrara si impari prima a pedalare e poi a camminare. La città è ai primi posti in Europa per l'uso di questo veicolo e le iniziative in suo favore non si contano. Ferrara fa parte della Federazione Europea dei Ciclisti ed è inserita nella rete europea delle "Città dei Ciclisti" che sancisce legami e accordi tra 30 città amiche della bicicletta in 14 paesi europei per favorire lo sviluppo ecologico dei centri urbani con l'adozione di piani del traffico dove il veicolo bicicletta risulti prioritario.

Questa predisposizione alle due ruote è sostenuta e condivisa anche dall'Amministrazione Pubblica - sindaco e assessori dispongono di una Bici Blu - e molti vantaggi vengono offerti ai ciclisti: viabilità, piste ciclabili, cicloparcheggi giganteschi, Bicibus, bicisostitutiva per macchine in riparazione, Bicicard per i turisti.

E per adeguarci alle abitudini locali saliamo in bicicletta e pedaliamo alla ferrarese, cioè lentamente, ritmo che si presta perfettamente per la visita alla città il cui nome apparve per la prima volta in un documento del re longobardo Desiderio, nel 753. Successivamente fu feudo dei Canossa e poi libero Comune per il cui dominio si fronteggiarono la famiglia Adelardi che parteggiava per i Guelfi e la Torelli-Salinguerra, schierata per i Ghibellini. Da quel conflitto seppero trarne vantaggio gli Estensi che si accaparrarono il potere diventando uno dei casati più importanti e raffinati a livello Europeo. Pensatori e artisti, scrittori e musicisti frequentarono l'importante Corte arricchendo la città di opere d'arte e di prestigio.
Tappa fondamentale della crescita culturale fu l'istituzione dell'Università nel 1391, ancora oggi attivo laboratorio del sapere.
Ma dopo un lungo periodo di fulgore il precario equilibrio politico del piccolo stato finisce e quando nel 1598 viene assorbito nello Stato Pontificio iniziano lunghi secoli di decadenza.
Il nostro giro parte dal Castello Estense, cuore della città e il più imponente dei suoi monumenti. Una possente difesa che Niccolò II fece erigere nel 1385 a seguito di una rivolta da parte dei ferraresi stessi. Fanno ancora impressione l'enorme fossato, le alte mura, le massicce torri. Ma nei secoli le necessità difensive diminuirono e la rossa fortezza divenne una reggia, arricchita e ingentilita da balconi in marmo e logge. Gli appartamenti diventano sfarzosi, anche il cortile viene rimaneggiato in linee cinquecentesche.
A poca distanza la rosea Cattedrale, elegante e leggiadra. Particolare sia nella facciata a tre cuspidi con arcatelle, loggette e finestroni, sia nel fianco destro che, nella parte alta, è decorato da due logge che terminano nell'importante campanile, mentre sotto si stacca il porticato del XV secolo dove sono collocate una serie di piccole botteghe.


Di fronte alla Cattedrale c'è il Palazzo Comunale con i sui giochi di archi, di cortili e scalinate, un invito all'esplorazione della zona medievale. Eccoci a percorrere le strette viette alla libera scoperta di angoli nascosti e di affascinanti zone minori. Oltrepassiamo un arco e si entra nel Giardino del Duca detto "delle Duchesse" descritto come un luogo paradisiaco ad esclusivo uso della corte estense. Un prato, una fontana dorata, alberi da frutto, piante medicinali e splendide aiuole di bosso, il tutto circoscritto da eleganti loggiati. Qui, dalla fine del 1400 e nel 1500, il Duca, le Duchesse e i nobili passeggiavano e trovavano refrigerio nelle afose giornate estive. Purtroppo di questo magnifico luogo restano solo documenti e disegni, ma è in fase di realizzo un progetto di recupero che prevede lo studio dell'area anche con scavi archeologici in vista della futura ricostruzione del giardino nella sua forma rinascimentale compreso l'impianto di piante e fiori dell'epoca individuati con lo studio dei pollini e dei semi trovati nel terreno.
La città si svela lentamente e la visita può continuare a piacimento in base ai propri tempi, ma se si dispone di una giornata soltanto sarà necessario tornare essendoci una gran quantità di cose da vedere e da gustare.
Importanti Palazzi: Diamanti, Schifanoia, Ludovico il Moro, Massari, rispettivamente Pinacoteca Nazionale, Museo Civico, Museo Archeologico Nazionale, Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea, ma anche mostre ed eventi particolari oltre ad un'ottima e saporita cucina - ottima la salama da sugo - con cui conviene sempre chiudere una "faticosa" giornata di visita.

 

 

 

Buono a sapersi:
Ufficio Informazioni turistiche: FERRARA Castello Estense tel. 0532 299303 - 209370 e-mail: infotur@provincia.fe.it
Come arrivare:
in treno;
in auto: Parcheggio "Centro Storico" Via Kennedy si può utilizzare Bicicard (con il noleggio della bicicletta si ottengono sconti in hotel, ristoranti e negozi convenzionati, mostre e musei);
in bicicletta: ciclovia n. 8 (Cadice-Atene) della rete Eurovelo, da Stellata al Mare prende il nome di ciclabile Destra Po e all'altezza dell'oasi naturalistica Isola Bianca imboccare la pista ciclabile del Parco Urbano che si connette alla circonvallazione ciclabile della città.