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A GLORENZA (GLURNS) passando per i "Christkindlmarkte"

Se il luccichio dei tanto famosi mercatini natalizi ci attira inesorabilmente e abbiamo già deciso che un regalo originale vale un viaggio, eccoci avviati verso nord. Non necessariamente il nord di Vienna o Salisburgo dove, a dire degli esperti, ci sono le più belle palline natalizie che si possano desiderare, padiglioni interi di meravigliosa carta da pacchi, candele, nastri, decorazioni tradizionali in paglia. Mi riferisco piuttosto al Sud Tirolo o Alto Adige, dove Bolzano, Bressanone, Brunico e Merano offrono, in una cornice mitteleuropea, altrettante irresistibili tentazioni.
Le bancarelle dell'artigianato tipico fanno parte della tradizione natalizia Alto Atesina e fino al decennio scorso avevano carattere locale. Circa 10 anni fa Bolzano, per prima, riorganizza questa attività, la concentra in Piazza Walther, la promuove, ed ecco che i "Christkindlmarkte" ogni anno diventano un piacevole appuntamento pre-natalizio.
I prodotti sono certamente particolari e ben curati e forse esiste ancora qualcosa che non si possa trovare in uno dei tanti centri commerciali che troppo spesso propongono oggetti "unici" provenienti da tutto il globo, togliendoci così il gusto della scoperta della tipicità.
Quando avremo finito di analizzare ogni banchetto, sapremo il prezzo di ogni cosa e ogni amico e parente avrà il suo giusto regalo, dedichiamo un po' di tempo anche alla visita di queste bellissime località.
L'atmosfera è del tutto particolare: il gusto delle decorazioni, la vivacità dei centri storici, la musica tipica, l'architettura, la gastronomia, conferiscono uno stile tedesco a queste città. Visitarle è piacevolissimo.
A Bolzano la zona dei Portici è deliziosa; da secoli ne è il centro commerciale. Le case del XV, XVIII secolo incorniciano ricche vetrine decorate con gusto unico. Uno stuzzicante aroma inonda la via: è quello del pane nero arricchito di semi di cumino. Possiamo placare il languorino infilandoci in una delle tante pasticcerie tentatrici e assaggiare zelten, strudel, o tremuli tranci di torta alla crema viennese in decine di varianti. Per appetiti più robusti, tipici locali servono knodel, frittatensuppe, gerstensuppe, ridsgulash. Ben sazi possiamo continuare verso Piazza delle Erbe, il Duomo, il Museo Civico. Un po' fuori, sopra una appuntita roccia: Castel Roncolo; dal 1200 controlla l'ingresso alla Val Sarentina.
Anche a Bressanone la via dei Portici, coronata da palazzi merlati, è il "cuore" della città. Il carattere è tipicamente medievale, tutto richiama al suo passato: per secoli Bressanone è stata la capitale morale ed artistica dell'Alto Adige. Il Duomo ed il suo Chiostro sono uno dei complessi monumentali più importanti della regione alpina.
Il centro storico di Brunico è un gioiellino, raccolto e pieno di fascino. Nel Museo degli Usi e dei Costumi oltre a suppellettili ed utensili sono rappresentati, sia all'interno che all'esterno, momenti di vita e di lavoro tradizionali. Ma l'artigianato vivente animerà anche la piazza: davanti ai nostri occhi, ogni giorno nel Mercatino di Natale, verranno eseguiti tanti lavori: scultura e intaglio del legno, sartoria, ricami su cuoio, decorazione di candele, ecc. ecc.
Storica e signorile stazione di cura e soggiorno, Merano, si differenzia alquanto dalle altre tre città: allargata su una vasta piana, è famosa e frequentatissima per il clima mite, le acque minerali, gli eleganti parchi, le rilassanti passeggiate lungo il Passirio, per gli incontri mondani legati alle corse dei cavalli. Una particolarità: in autunno la cura dell'uva rigenera e depura, all'intorno infatti castelli e vigneti.
Ma tutto questo percorso è un pretesto, lo scopo è arrivare a GLORENZA: appartata e "unica".
Fuori da tutto questo clamore, una vera oasi di tranquillità.
E' un piccolo centro della Val Venosta: ha poco meno di 800 abitanti. Contornata da un mosaico di ondulati prati punteggiati di meli e peri, è circondata da alte e famose montagne: Ortles, Sesvenna, Palla Bianca
A pochi chilometri il Canton dei Grigioni in Svizzera. A Nord, dopo il famoso e un po' inquietante campanile semisommerso nel lago di Resia, il confine con l'Austria. Questo per dire quanta varietà e vivacità culturale ci possa essere in questa zona. Fu fatta sorgere dai Conti del Tirolo, nel XII secolo, in posizione strategica lungo quella che era la "strada del sale" per controllarne il commercio. Glorenza, nei secoli, è stata famosa, potente e ricca. Ma i privilegi a volte si pagano: ha dovuto sostenere battaglie e saccheggi. Ha subito anche incendi, inondazioni e infine la decadenza: i traffici per cui sorse erano finiti, ad altri luoghi spettò fama e potere. Ora, qui resta tutto il fascino di un borgo medievale. La cinta muraria è intatta: alta 10 metri con 3 porte sormontate da torri massicce, 350 feritoie, torri angolari e centrali, da quassù si può osservare tutto: i balconi fioriti, la piazzetta dove d'estate c'è sempre qualcuno seduto sotto il grande albero, i muri decorati, i tetti aguzzi.
I portici, un tempo animati di commercianti e viaggiatori, ora sono un percorso ideale per immergersi in speciali sensazioni e atmosfere. D'inverno non so quali emozioni riservi Glorenza, ma tutto mi dice che la magia aumenta e chissà, se con la scusa dei mercatini...

BUONO A SAPERSI:
- Apertura mercatini:
BOLZANO dal 26/11 al 23/12 - BRESSANONE dal 25/11 al 6/1 - BRUNICO dal 26/11 al 31/12 -
MERANO dal 26/11 al 31/12
- Aziende soggiorno
BOLZANO tel. 0471 307000/1/2/3 - BRESSANONE tel. 0472 836401 - BRUNICO tel. 0474 555722 -
MERANO tel. 0473 235223 - GLORENZA 0473 831097